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Venerdì 08 Maggio 2020
Nasce il banchiere Michele Sindona, coinvolto in misteri finanziari

L'8 maggio 1920 nasce a Patti (Messina) il banchiere Michele Sindona, coinvolto in misteri finanziari insoluti. Laureato in giurisprudenza, al termine della guerra si trasferisce a Milano nel 1946 aprendo uno studio da consulenza tributaria divenendo negli anni '50 uno tra i commercialisti più ambiti. Si specializza in pianificazione fiscale acquisendo le conoscenze nell'esportazione dei capitali e nel funzionamento dei paradisi fiscali. Intelligente e spregiudicato fa operazioni di borsa che gli permettono di accumulare una considerevole fortuna economica per la futura attività di banchiere, sull'esempio del suo idolo Amedeo Peter Giannini. Durante la sua carriera Sindona compra diverse banche, partendo dalla Banca Privata Finanziaria; poi, nel 1972 entra in possesso del pacchetto di controllo della Franklin National Bank, una delle prime venti banche statunitensi. Finanziatore della Dc e di politici, Michele Sindona viene arrestato e condannato per bancarotta fraudolenta sia negli Stati Uniti sia in Italia. Sindona è anche coinvolto nell'affare Calvi insieme allo IOR dell'arcivescovo Paul Marcinkus. Nel 1986 Sindona viene anche condannato all'ergastolo per essere il mandante dell'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidatore delle sue banche, che si è sempre opposto con fermezza alle minacce. Due giorni dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Ambrosoli, il 20 marzo 1986 Sindona è avvelenato con un caffè al cianuro di potassio nel supercarcere di Voghera (Pavia): muore il 22 marzo 1986 all'ospedale di Voghera (Pavia) dopo due giorni di coma profondo.

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